Un secolo e mezzo di gelato italiano in Austria

Ambasciata italiana in Austria con Agia e il gelato artigianale

Celebrato a Vienna il prodotto dei maestri artigiani, con Longarone Fiere Dolomiti e Agia

«Sempre più forte la liaison tra il “dolce freddo” e il turismo. Avanti con l’idea della Strada Europea dedicata, per una sinergia commerciale con la Mitteleuropa»

Il gelato italiano, rigorosamente artigianale, è presente in Austria da oltre 150 anni. E ieri (23 aprile) è stato celebrato a Palazzo Metternich, sede dell’ambasciata d’Italia a Vienna, con un incontro particolare, nel quale è stata tratteggiata la sua storia, a partire dalle valli dolomitiche. Presenti l’ambasciatore italiano Giovanni Pugliese, Agia (Associazione gelatieri italiani in Austria) con il presidente Silvio Molin Pradel, e Michele Dal Farra, presidente di Longarone Fiere Dolomiti, patria della Mig (Mostra internazionale del gelato artigianale) ed eletta sede di Artglace.

LA STORIA

Il nemico battuto in realtà conquistò il vincitore, si scrisse sui rapporti tra Roma e la Grecia (“Graecia capta ferum victorem cepit”), per indicare come i costumi, l’arte e la filosofia greca conquistarono i romani. Lo stesso vale per il gelato, che arrivò in Austria grazie alla maestria dei gelatieri bellunesi alcuni decenni dopo che l’impero austroungarico si era impossessato dei vecchi domini veneziani. E fece innamorare i sudditi dell’imperatore asburgico.

Le fonti storiche dicono che gli abitanti delle Dolomiti, impegnati nel mercato del legname per la costruzione delle navi, dovettero reinventare il loro mestiere con l’avvento degli scafi di ferro. Era la metà dell’Ottocento. Diventarono dapprima venditori di mele cotte e caramellate, poi affinarono la tecnica e inventarono il gelato. Riuscivano a produrre il freddo, caricando la macchina con quattro parti di ghiaccio e una parte di sale, e poi giravano per le città austriache con i loro carretti.

Oggi ci sono un centinaio di gelaterie artigianali italiane in tutta l’Austria e una 70ina sono concentrate a Vienna. Molte portano nomi che richiamano l’origine bellunese e dolomitica, e rappresentano un esempio di made in Italy molto apprezzato.

LONGARONE FIERE

«La storia del gelato è parte della storia del nostro territorio e di Longarone Fiere» commenta il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra, presente all’incontro a Palazzo Metternich a Vienna e poi alla Itkam, la Camera di Commercio Italia-Austria, in una mattinata in cui si è parlato di sinergie tra la fiera e i partner austriaci. «Guardare a Nord, verso la Mitteleuropa, è molto importante per una struttura come la nostra, che è a tutti gli effetti incubatore di idee e amplificatore di sinergie tra territori e imprese. Siamo a metà strada tra Venezia e le Dolomiti, naturalmente proiettati verso il Centro Europa. E la storia del gelato e dei gelatieri è un po’ una traccia che vogliamo seguire per portare il know-how bellunese nel mondo».

STRADA EUROPEA DEL GELATO

Alla Itkam è stata proposta una degustazione di gelato artigianale, con prodotti a km0 italiani e austriaci. Ed è stata lanciata l’idea di abbinare il gelato a un determinato territorio, in quella che è stata definita “la liaison perfetta” tra il “dolce freddo” e il turismo.

«Un esperimento che verrà proposto alla Mig dai partner austriaci e che ci incoraggia a proseguire verso il progetto di costruire la Strada Europea del Gelato Artigianale» prosegue Dal Farra. «Un itinerario che promuove insieme il gelato e i territori dove viene prodotto e consumato, con una guida digitale che indica tutte le gelaterie aderenti. “GELATOn the ROAD” è un itinerario nato a Longarone e riconosciuto anche dall’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa: la strada è composta da 12 Paesi, Italia, Slovenia, Belgio, Grecia, Germania, Lussemburgo, Serbia, Croazia, Austria, Spagna, Polonia e Bulgaria, e diventa l’occasione perfetta per partnership e progetti commerciali che possono avere il loro naturale sbocco alla Mig».

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