Artigianalità e natura approvate: la Mig 2024 ha chiuso a 10mila visitatori

Gelato dop igp naturale a MIG 2024

Presenze da ben 31 Paesi esteri

Artigianalità, naturalità, ma anche internazionalità. La nuova Mig – incentrata sul prodotto senza aggiunta di additivi, coloranti artificiali, che nasce dalle materie prime il più possibile a km0 e ingredienti semilavorati di altissima eccellenza – piace al pubblico e ai gelatieri. Lo dicono i numeri. L’edizione chiusasi una settimana fa ha totalizzato circa 10mila ingressi. La giornata clou è stata la domenica (24 novembre) con quasi 5mila visitatori, ma anche l’inaugurazione del sabato e la giornata del lunedì – tradizionalmente dedicata alle premiazioni, in particolare alla Coppa d’Oro – ha riscosso ottimi numeri.

E poi è la geografia a raccontare molto della Mig, che si conferma sempre Mostra internazionale del gelato, dove la “i” è davvero estesa. I gelatieri presenti a Longarone Fiere e i loro sostenitori sono arrivati da ben 31 Paesi esteri. Fa la parte del leone, ovviamente, la Germania, casa del gelato artigianale da sempre: i visitatori teutonici sono stati poco meno di 1.700. Seguono la Croazia (256 visitatori), la Spagna (165), l’Austria (130), la Slovenia (107) e l’Albania (97). Dietro, con presenze numericamente meno consistenti, ma sicuramente importanti per la nuova Mig, Belgio, Norvegia, Francia, Giappone, Polonia, Argentina, Paesi Bassi, Romania, Taiwan, Cina, Svizzera, Marocco, Portogallo, Stati Uniti, Bulgaria, Moldova, Ucraina, Ungheria, Brasile, Colombia, Danimarca, Grecia, Lussemburgo, Libia e Serbia.

«Abbiamo intrapreso una strada nuova, sicuramente una sfida provante, ma l’edizione 0 – come l’abbiamo chiamata – è andata bene. Al di là dei numeri, sono l’apprezzamento del pubblico e i pareri soddisfatti dei gelatieri a rendere la misura di questa Mig 2024» commenta il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra. «Un ringraziamento speciale va ai gelatieri coinvolti nel Percorso del Gusto, che hanno dato vita a straordinari momenti di creatività. Grazie al Gat – Gelatieri artigiani triveneti – a Confartigianato e a tutti coloro che hanno partecipato attivamente. La presenza di Slow Food e Tempi di Recupero ha messo al centro le tematiche etiche della lotta allo spreco, del riutilizzo integrale degli ingredienti e della creazione di gelati gastronomici e sorprendenti. E le conferenze organizzate da Cnr e Adi hanno arricchito il programma con contenuti scientifici di alto livello, proponendo nuove prospettive sull’utilizzo del gelato come veicolo di prodotti nutraceutici o farmaci. Sono questi i pilastri su cui costruire anche la Mig 2025».

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