MIG 2023: Spinta forte su innovazione per un format che sta cambiando

Importanti momenti internazionali a MIG 2023

Mig 2023 ha chiuso a quota 8.200 ingressi

«Spinta forte su innovazione per un format che sta cambiando per dare servizi alle imprese»

Non solo fiera, ma luogo in cui si producono pensiero e innovazione. È stata questo la Mig 2023. La Mostra internazionale del gelato artigianale andata in scena a Longarone Fiere Dolomiti a fine novembre ha proposto un format rinnovato, dedicato agli operatori di settore e incentrato su tre pilastri: brevetti e start-up (con la sottolineatura di quanto il gelato artigianale possa dialogare con la scienza alimentare e la salute, in un convegno che ha visto per la prima volta a Longarone Fiere la partecipazione del Cnr); case history di successo delle gelaterie artigiane; e il gelato nell’alta ristorazione, con piatti a base di “dolce freddo” e abbinamenti innovativi e talvolta “estremi” per valorizzare l’alta qualità di un prodotto fortemente identificativo del Made in Italy.

«L’edizione della Mig di quest’anno è stata un primo esperimento che ci ha portato a testare un nuovo modello di format. Abbiamo voluto incentrare la Mostra sulla figura dell’imprenditore gelatiere e dare così un servizio alle imprese» spiega Michele Dal Farra, presidente di Longarone Fiere Dolomiti. «Le prime risposte sono state positive, ma ogni esperimento ha bisogno di un congruo tempo di analisi. È per questo che Longarone Fiere Dolomiti continuerà a studiare il modo di spingere ulteriormente sull’innovazione della Mig, per uscire da una visione classica di fiera che non esiste più. Questo non significa cancellare la storia di questo appuntamento che ha scritto pagine importanti per Longarone. Significa piuttosto scrivere ancora tante altre pagine di un prodotto eccezionale, invidiato e copiato in tutto il mondo».

 

FORTE PRESENZA ESTERA

La Mig 2023 – prima edizione riservata agli operatori di settori – ha chiuso a 8.203 ingressi nei quattro giorni di apertura. Di questi, 2.670 sono ingressi di operatori esteri, a conferma della spinta internazionale della Mostra. In particolare, le presenze straniere arrivano da 37 Paesi: importante come da tradizione la Germania (2.128 ingressi), seguita da Austria (239) e Spagna (112); ma quest’anno si sono visti tra gli stand anche operatori da Croazia, Argentina, Francia, Svizzera, Olanda, Serbia, Ungheria (anche per il “gemellaggio” tra Longarone Fiere Dolomiti e la Sirha di Budapest, la più importante manifestazione biennale ungherese dedicata al settore agroalimentare), Bulgaria, Giappone, Slovenia, Albania, Polonia, Belgio, Marocco, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Malta, Federazione Russa, Etiopia, Montenegro, Ghana, Bosnia, Turchia, Danimarca, Grecia, Bielorussia, Lussemburgo, Ucraina, Algeria, Slovacchia, Norvegia, Moldavia e Malesia.

«Alla Mig si parlano sempre più lingue e questo è importante per la diffusione del valore del gelato artigianale» conclude il presidente Michele Dal Farra. «Se consideriamo la spesa media a espositore per essere presenti quattro giorni in fiera, in rapporto alla copertura di visitatori, troviamo un ottimo investimento per contatti potenziali. Un valore molto competitivo che rende Longarone Fiere Dolomiti e la Mig decisamente attrattivi».

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