Fari puntati sulla formazione, sulla scienza e sulla salute
Ospite d’eccezione Gianfranco Vissani
Il futuro è adesso. Almeno nel mondo del gelato artigianale, che ha radici lontanissime, ma guarda sempre più all’innovazione, tra cucina, scienza e salute. A Longarone Fiere Dolomiti è stata inaugurata oggi la 63. edizione di Mig, la Mostra internazionale del gelato artigianale, alla presenza della Regione Veneto, con l’assessore Gianpaolo Bottacin. Una fiera – l’ha detto il presidente della Fiera – «che vuole mettere al centro l’imprenditore del gelato, con un’attenzione particolare al business di questo settore che da solo vale 2 miliardi di euro a livello nazionale». Ma che quest’anno più che mai guarda oltre. Perché il gelato non è più solo uno snack o il cono da passeggio, ma diventa a pieno titolo piatto da alta cucina, abbinamento perfetto per altre pietanze, e anche scienza e salute.
GELATO SCIENZA E SALUTE
Ad affrontare il tema, nelle quattro giornate di Mig, sarà il Cnr, per la prima volta fuori dai laboratori dei ricercatori e tra gli stand di Longarone Fiere Dolomiti. Come mai?
«Perché il gelato è portatore di sostanze nutraceutiche. Ha in sé la capacità di veicolare molecole importanti per la salute» ha anticipato Domenico Nuzzo, coordinatore del tavolo strategico nazionale agrifood-Cnr, annunciando uno dei temi al centro del convegno di domani (lunedì 27 novembre). «Con una ricerca recente è stato sperimentato il gelato come alimento nelle strutture di cura per persone con Alzheimer e le prime indicazioni dimostrano benefici concreti nella quotidianità e nella qualità di vita di questi pazienti».
IL RUOLO NELLA RISTORAZIONE
Il gelato quindi sempre meno “contorno” o dessert, e sempre più piatto vero e proprio. Non solo sul fronte della salute, ma anche nei menù dell’alta ristorazione. Nelle giornate di Mig ne parlerà Gianfranco Vissani che oggi ha preso parte al taglio del nastro, anche con un messaggio d’amore verso il prodotto gelato, «strumento di valorizzazione dei sapori locali e del made in Italy».
«Va bene l’innovazione, ma in cucina conviene guardare alla tradizione» ha detto con verve Vissani. «Il gelato è nato in Italia, il più bel Paese al mondo per la qualità dei prodotti che sa proporre a livello gastronomico. “Ridatece” l’Italia, gelato in testa».
GRANDI EVENTI
«Il gelato è legame con il territorio, di cui i nostri gelatieri all’estero sono ambasciatori» ha aggiunto l’assessore regionale Bottacin, che ha inaugurato anche lo stand della Regione Veneto. «Il gelatiere è un artigiano, ma è anche un artista. E la Mig deve continuare a essere la capitale mondiale del gelato, la Regione ci crede».
Proprio lo stand regionale del Veneto ha presentato oggi il nuovo gusto “Oro delle Dolomiti”, a base di zafferano. Altri gusti, con le Dop e le Igp venete, saranno proposti nei prossimi giorni. Mentre domani (alle 16) saranno presentati i grandi eventi sportivi del 2024, con ospite d’eccezione il ciclista Filippo Zana (vincitore della tappa di Val di Zoldo del Giro d’Italia 2023). Grandi eventi che lanceranno la corsa alle Olimpiadi 2026, per le quali Longarone Fiere Dolomiti si candida a diventare «porta d’ingresso». Lo ha spiegato il presidente della Fiera, Michele Dal Farra: «Longarone Fiere è motore di sviluppo del territorio. Proprio per Milano-Cortina abbiamo pensato al gelato olimpico: nei prossimi tre anni verrà proposto il concorso per individuare il gusto che ci accompagnerà alle Olimpiadi. E poi vogliamo trasformare la Fiera nello snodo per chi sale a Cortina, pensando di fare un’area hospitality in cui mettere in vetrina il Bellunese e le Dolomiti».
IL PREMIO
La Mig non è solo cucina, innovazione, salute. E neppure un’agorà di incontro tra aziende. «È anche storia, fatta di grandi persone che hanno l’arte del gelato nel sangue» ha detto il sindaco di Longarone Roberto Padrin. E proprio la storia è stata premiata, con il riconoscimento alla famiglia Soban, artigiani del gelato da diverse generazioni, a cui è andato il 27° premio internazionale Mastri Gelatieri.