Genuinità, natura, filiera corta, territorio, salute
Le mille sfaccettature del gelato artigianale a Longarone Fiere Dolomiti
Inaugurata Mig 2024: punta su tradizione e innovazione
Tradizione e innovazione insieme. Non è una contraddizione in termini, bensì la nuova rotta della Mig. La Mostra internazionale del gelato artigianale ha inaugurato oggi l’edizione 64, che si concentra sul «gelato come una volta, ma non il gelato di una volta» come ha spiegato il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra. Un ritorno alle origini, alla ricerca profonda del gelato fatto con materie prime naturali e di qualità. Una Mig che cambia pelle, con un disciplinare stringente.
«In queste valli è stata scritta la storia del gelato. Quindi siamo tornati alle radici per capire cosa significa davvero gelato artigianale, che per noi è quel prodotto che i bambini possono mangiare in modo sano» ha spiegato il presidente Dal Farra. «Sono scaturite due cose: un disciplinare che premia chi il gelato lo fa davvero trasformando le materie prime, perché vogliamo che a Mig ci sia il gelato più buono del mondo; e la nuova apertura al pubblico, per chi il gelato lo mangia davvero».
«Questa è una Mig da anno zero» ha aggiunto il sindaco di Longarone Roberto Padrin. «Una scelta coraggiosa quella del disciplinare, perché ha tenuto fuori i produttori di semi-lavorati. Quindi un grazie alle aziende che segnano la tradizione e che sul gelato hanno scritto la storia del made in Italy».
Sulla sfida della naturalità scommettono anche l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il senatore Luca De Carlo, che hanno partecipato al taglio del nastro di Mig 2024 e poi hanno inaugurato lo stand della Regione Veneto, dove è stato proposto l’abbinamento tra l’ostrica rosa del Delta del Po e un sorbetto al kiwi. «Riscoprire la naturalità significa anche benessere e qualità di vita» ha detto Bottacin, lanciando anche la collaborazione ormai stretta tra Mig e il Cnr, con approfondimenti che nella tre giorni di fiera verteranno sul gelato come alimento nutraceutico”. «I cibi sono in costante evoluzione ma non vogliamo cibi costruiti in laboratorio. Il disciplinare, che tiene conto della tradizione, è unico e segna la strada già percorsa dal Governo nel tutelare la filiera agroalimentare italiana» ha aggiunto De Carlo.
ARCHIVIO CAVIEZEL-POZZI
Mig è tradizione anche grazie alla mostra dell’archivio Caviezel-Pozzi, inaugurato oggi negli spazi espositivi. Unanimemente considerato uno dei più grandi esperti in materia di gelato di tutti i tempi, Luca Caviezel (1923-2020) ha scritto e pubblicato libri ritenuti la “bibbia” per tutti gli addetti ai dolci lavori. Lo spazio dedicato all’“Archivio Luca Caviezel e Carlo Pozzi” racchiude migliaia di documenti che il maestro Caviezel negli anni ha scritto, raccolto e utilizzato nelle sue ricerche, nella preparazione dei programmi di docenza e nella messa a punto delle sue importanti pubblicazioni.
GELATIERE STELLATO
Ospite d’eccezione di Mig 2024 è Ervin Wan, il primo gelatiere stellato del mondo, che con il suo progetto Minimal a Taiwan propone degustazioni di gelato tali da aver guadagnato l’ambito riconoscimento Michelin. Wan ha raccontato la sua storia, spiegando di essere da sempre appassionato di cibi freddi. Il suo non è un gelato nel senso italiano del termine, non è un dessert, ma un mezzo per preparare piatti da chef.
I PREMI
Nella giornata inaugurale c’è stato spazio anche per i primi contest. Il concorso “Festival della granita in Sicilia” è stato vinto da Chiara Soffioti della gelateria Granitiamo di Palmi (Reggio Calabria). Emozionanti i premi alla famiglia De Rocco, che “sforna” gelati in Germania da quattro generazioni, e a Gino Fabbri (premio visione e maestria), come il ricordo di Stefano Pillot, pioniere del gelato tradizionale.
DOMANI IN FIERA
Mig proseguirà anche domani (domenica 24) e lunedì, con il percorso del gusto tra la creatività dei maestri gelatieri. Domani in particolare occhi puntati sul concorso “Il gelato per gli sport invernali”. E sulla presentazione del Gusto dell’Anno in Germania a cura di Uniteis e.V. che per il 2025 vedrà unita anche l’Austria.